In barba alle più pessimistiche previsioni astrologiche, alle sadiche profezie dei fatalisti ma anche ai tanto citati Maya, siamo ancora qui a parlare di crisi, pettegolezzi e sport nonostante il fatidico 21 dicembre 2012, ormai solo un ricordo. E non facciamo in tempo a riderci sopra che già arrivano conferme di una prossima probabile data infausta. Che i Maya abbiano sbagliato il loro calendario o ancora che a sbagliare sia stato chi ha provato a donargli un senso, l'apocalisse sembra rimandata al dicembre 2013 quando a far capolino sulle nostre teste ci sarà la cometa Ison, che brillerà proprio nei giorni a ridosso del Natale e fino a gennaio 2014. Nota nel mondo scientifico anche come C/2012 S1 ISON, questa cometa di tipo radente è stata scoperta per la prima volta dagli astronomi Vitali Nevski e Artyom Novichonok, rispettivamente un bielorusso e un russo. In data 21 settembre 2012, i due ne scoprirono l'esistenza grazie all'utilizzo di un telescopio di proprietà dell'International Scientific Optical Network in Russia.
\r\n
La cometa Ison si trova attualmente in orbita tra Giove e Saturno ma entro il 26 dicembre 2013 dovrebbe avvicinarsi talmente tanto alla Terra da lasciarsi ammirare anche durante le ore diurne, quando risplenderà come fosse una Luna piena. Il corpo celeste passerà a circa 60 milioni di chilometri dal nostro pianeta portando prevedibilmente con sé uno sciame meteorico che tuttora non desta particolare preoccupazione nel mondo scientifico. Ison non sarà l'unica sorpresa venuta dallo spazio poiché questo 2013 ci riserva anche il passaggio della cometa Panstarrs che in primavera si avvicinerà al nostro pianeta ancor più di Ison, non eguagliandone ad ogni modo lo splendore. Vi saranno poi i due asteroidi Apophis e 2012 DA14, rispettivamente di 300 metri e 50 metri. Il primo ci saluterà il 9 gennaio mentre il secondo "sarà da noi" in data 15 febbraio. Gli occhi della scienza saranno puntati principalmente su Apophis la cui orbita promette un nuovo passaggio nell'anno 2036, stavolta molto più vicino alla Terra e quindi potenzialmente pericoloso. Ne abbiam viste sicuramente di peggiori ed oltretutto siamo sopravvissuti alla fine del mondo predetta dai Maya. O forse non ancora?