Orribile vicenda quella accaduta nella tarda serata di ieri a Ramazzano-Le Pulci, una frazione di Perugia apparentemente tranquilla ma che in questi primi di marzo di è vista teatro di un orrendo crimine ai danni di Luca Rosi, un trentottenne che lavorava in banca. L’uomo è stato brutalmente freddato nei pressi dell’abitazione dei suoi genitori. Con lui il piccolo nipote di 9 anni, sopravvissuto all’assalto e oggi testimone della barbarie che ha visto la morte del giovane Rosi.
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Buone le condizioni del piccolo anche se non si escludono traumi di natura psicologica. Secondo le prime ricostruzioni il movente del crimine sarebbe stato una rapina, messa in atto nella villa Rosi da parte di tre malviventi. Luca Rosi avrebbe cercato di difendere l’abitazione e i suoi cari inseguendo i rapinatori, anche se con le mani legate, finché uno di questi non avrebbe estratto la pistola per far fuoco, colpendo mortalmente il giovane uomo. Testimone dell’omicidio, oltre che il piccolo nipote, anche la compagna di Rosi. Secondo i suoi racconti, i tre delinquenti hanno agito con volto coperto e sono fuggiti con l’auto della famiglia vittima di violenza. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto ed in particolare sarebbero in corso analisi per verificare l'eventuale riscontro con alcune prove raccolte pochi giorni addietro, rinvenute durante un sopralluogo sulla scena di un altro crimine simile avvenuto poco distante. Alcune indiscrezioni lascerebbero trapelare la presenza di un primo identikit dei rapinatori, molto probabilmente di origine straniera.