L’attrice Karen Black è morta nella giornata di ieri all’età di 74 anni in seguito a complicazioni dovute a un cancro. Questa almeno la versione fornita dal marito Stephen Eckelberry tramite un annuncio via Facebook. Lo stesso uomo aveva nel 2010 annunciato la malattia che aveva colpito sua moglie all’apparato digerente. Da allora la Black ha continuato a lavorare nonostante la sua salute stesse peggiorando velocemente. Ci lascia così uno dei più grandi testimoni della filmografia degli anni ’70. Karen Black verrà ricordata non soltanto per capolavori o film cult quali Easy Rider, Il grande Gatsby, Airport ’75,
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Il giorno della locusta o ancora Nashville, ma anche per una serie di pellicole che l’hanno resa famosa tra i cultori dell’horror e di tutto il cinema di genere. Indimenticabile la sua parte nel film a episodi Trilogia del terrore in cui lottava contro un feticcio voodoo animato. Sempre lo stesso regista poi un anno successivo l’aveva opzionata per Ballata macabra. Nell’86 invece, sotto la regia di Tobe Hooper, Karen veste i panni di uno dei protagonisti di Invaders. Ruolo marginale ma memorabile quello di Mother Firefly ne La casa dei mille corpi di Rob Zombie. Dal 2003 e fino al 2011, l’attrice prese un lungo periodo di pausa per poi tornare con Some Guy who kills People e, nel 2013 con il suo ultimo lavoro cinematografico Ooga Booga che, sotto la regia di Charles Band (nota la sua filmografia dei pupazzi indemoniati, su tutti Puppet Master) la vedeva nuovamente alle prese con bamboline voodoo possedute. Un chiaro omaggio, quest’ultimo, al film horror che più l’ha contraddistinta elevandola a vera e propria scream queen del cinema del terrore.
\r\nOggi ancora una volta il mondo del cinema tutto vuole ricordare una bellissima donna e una bravissima interprete sottratta anticipatamente ai set cinematografici da una incurabile malattia.
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